Ungheria e Slovacchia sono da qualche anno le vittime preferite delle pressioni liberali e democratiche del faro della civiltà, ovvero gli USA e l’Unione Europea. La colpa dei due Paesi sovrani è di voler continuare a essere sovrani. Ma come si permettono? Sono sicuramente autoritari e pure un po’ filorussi.
Strada indipendente
Però se la sono cercata, bisogna dirlo. Soprattutto l’Ungheria. Il premier Viktor Orbán che se ne va bello bello a Mosca e poi a Kiev a parlare di pace, di compromesso, di cessate-il-fuoco… suvvia, ha esagerato! Ed è persino insignito del turno di presidenza del Consiglio UE, quell’istituzione che parla di valori, di cooperazione, di prosperità… no, Viktor, se continui così finirai male. Magari qualcuno penserà di farti lo scherzo che avevano organizzato con cinque colpi di pistola al tuo collega slovacco Robert Fico. No, pardon, non era organizzato, ma un pazzo solitario. Capita.
Ingerenze USA
Intanto l’ambasciatore americano in Ungheria non si fa alcun problema a dire che è arrivato il momento di “fare i conti” con la politica di Budapest. Costui afferma di non capire come sia possibile che i magiari facciano quello che fanno: collaborano con i russi, ed è contro ogni logica, dice lui, perché nel ‘56 l’URSS invase l’Ungheria! Basi americane oggi buono, tank russi 70 anni fa cattivo, pare ovvio. L’ambasciatore David Pressman dice “basta!” alle “ambiguità” di Orban, al suo autoritarismo, ché addirittura ha detto che gli piace Trump e si augura che vinca.
Pressioni alla Slovacchia
Alla Slovacchia ci pensa Bruxelles. Bratislava compie riforme interne in ambito di giustizia e di media statali. Questioni interne, appunto. Ma l’Unione Europea può e deve intervenire facendo pressioni e ricattando finanziariamente questo Paese sovrano. Il motivo di tale accanimento è facile da intuire: la Slovacchia è un cliente delle risorse energetiche russe e intende rimanerlo ancora per anni, perché è più conveniente che comprare GNL americano o gas norvegese. In questo modo i suoi cittadini pagano di meno la bolletta della luce. Ma favorire gli interessi dei cittadini non è un valore europeo condiviso e democratico, evidentemente, quindi Robert Fico va screditato a livello mediatico e punito politicamente. FONTE: https://strumentipolitici.it/ungheria-e-slovacchia-perseguono-la-loro-linea-su-energia-ucraina-e-interessi-nazionali-nonostante-pressioni-e-ricatti-di-usa-e-ue/