Novara, 9 ottobre 2024 – Protolabs, leader globale nella produzione digitale, ha ampliato le sue capacità di produzione additiva annunciando l’aggiunta della tecnologia Digital Light Synthesis™ di Carbon 3D e del materiale rigido EPX 82, ora disponibili anche per l’Italia. L’ampia esperienza dell’azienda nel campo della produzione additiva, combinata con la tecnologia unica i materiali certificati, consente la produzione in serie di componenti plastici destinati all’uso finale, in una vasta gamma di settori.
Per rendere questa innovazione accessibile ai clienti di tutti i settori, Protolabs ha integrato nell’offerta anche un servizio di assistenza tecnica preventiva, una sorta di divisione esterna di ricerca e sviluppo. Questo servizio fornisce ai clienti una consulenza tecnica completa, consentendo loro di sfruttare appieno le potenzialità della nuova tecnologia.
Ripensare la produzione – con parametri sorprendenti
Nel processo DLS™ di Carbon 3D, la resina plastica polimerica liquida viene contemporaneamente polimerizzata proiettando luce ultravioletta attraverso una finestra permeabile all’ossigeno in un serbatoio di resina fotopolimerizzabile. Strato dopo strato, la piattaforma di costruzione si solleva e una nuova immagine UV viene proiettata. A differenza della scansione laser sequenziale della stereolitografia convenzionale (SLA), DLS™ di Carbon 3D consente una velocità di stampa significativamente maggiore.
I componenti stampati in 3D realizzati in EPX 82 si distinguono per la loro elevata resistenza, eccellente durata nel lungo periodo e robustezza. Le proprietà meccaniche sono paragonabili al Polibutilene tereftalato rinforzato con il 20% di fibra di vetro (PBT-GF20) o al poliammide 6 rinforzato con il 15% di fibra di vetro (PA6-GF15). Il materiale è adatto a un’ampia gamma di applicazioni grazie alla sua elevata resistenza chimica e termica fino a 130 gradi centigradi. La bassa emissione di gas e la lunga durata, anche in presenza di elevate variazioni di temperatura e umidità, rappresentano ulteriori vantaggi. Oltre all’EPX 82, Protolabs include nel suo portafoglio di materiali anche EPX 86FR, FPU 50 e RPU 70 poliuretano rigido per la DLS™ di Carbon 3D.
Componenti pronti per l’uso nel prodotto finale
“L’aspetto unico di questa tecnologia e del nuovo materiale EPX 82 non è la tecnologia di stampa 3D o le caratteristiche del materiale, piuttosto, le possibilità e i vantaggi per i clienti che rendono questa tecnologia così entusiasmante e rivoluzionaria.”,” afferma Matteo Carola, Country Manager per l’Italia di Protolabs. Secondo Carola, la combinazione della nuova tecnologia di stampa 3D additiva e dell’esperienza degli esperti di Protolabs consente una nuova qualità nella produzione di componenti. “Per la prima volta stiamo assistendo alla produzione additiva di componenti plastici che possono essere utilizzati direttamente nella produzione in serie – e non principalmente come prototipi. Grazie al nostro supporto, le aziende possono ottenere prodotti finiti nel più breve tempo possibile, senza dover produrre stampi a iniezione complessi e costosi.”
Protolabs ha inoltre colto l’occasione di questa nuova tecnologia, per avviare il servizio di assistenza tecnica preventiva: durante la fase di preparazione dell’offerta, viene preliminarmente determinata la fattibilità dell’implementazione del progetto utilizzando la tecnologia DLS™ di Carbon 3D, consentendo la creazione di design adatti al processo di stampa, così da consentire una produzione immediata che può essere portata a termine in una frazione del tempo richiesto da altri processi.
Opportunità pionieristiche per industria e mercati
“Carbon DLS e EPX 82 ci consentono di produrre parti destinate all’uso finale utilizzando la produzione additiva per la prima volta. Questi componenti si distinguono per la loro durata, l’alta qualità superficiale e la flessibilità di design tipica della stampa 3D,” aggiunge Matteo Carola. “Allo stesso tempo, i nostri clienti beneficiano dei vantaggi della produzione additiva, come un’elevata velocità di produzione combinata con la flessibilità di stampare più varianti senza attrezzaggi, raggiungendo al contempo quantità comuni nella produzione in serie: un ulteriore passo verso la stampa additiva come futuro standard industriale per la produzione, in cui i vantaggi diventano accessibili a un mercato sempre più ampio.” conclude Matteo Carola.
“Siamo entusiasti di vedere Protolabs espandere il proprio parco stampanti nella loro struttura europea e aggiungere capacità produttiva con l’aggiunta di una L1. Il loro team di specialisti di sviluppo prodotto, combinato con la loro esperienza sui materiali, li rende un partner fidato nel settori industriale e automobilistico” ha commentato la notizia Joe Batdorf, Director Production Success di Carbon 3D.