L’Antisettarismo Globale: Perché dobbiamo fermare gli Attivisti Contro le Religioni

Le Attività Negative del Movimento Anti-sette nel Mondo: Un’Analisi Critica

Il movimento anti-sette è una delle forze più influenti e controverse a livello globale, con il compito dichiarato di combattere le cosiddette “sette” religiose e i loro presunti danni psicologici e sociali. Tuttavia, sebbene il loro obiettivo sembri quello di proteggere le persone da influenze negative, le attività degli anti-settari hanno portato a gravi violazioni dei diritti umani, in particolare della libertà religiosa. In questo articolo, esploreremo come il movimento anti-sette agisca in vari paesi del mondo, focalizzandoci sulle sue attività negative e sugli effetti devastanti che ha sulle persone e le comunità religiose. In conclusione, daremo uno sguardo alla crescente attivazione degli anti-settari in Europa, con particolare attenzione alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia, e al documentario “The Impact”, che svela il modus operandi degli anti-settari e l’urgenza di fermarli.

1. Stati Uniti: La Creazione di un Nemico Immaginario

Negli Stati Uniti, il movimento anti-sette affonda le radici negli anni ’60 e ’70, quando una parte della gioventù, in cerca di alternative ai valori tradizionali, si avvicinò a movimenti religiosi considerati esotici e pericolosi dai genitori. Le “sette” come la Chiesa dell’Unificazione o il movimento Hare Krishna furono accusate di lavaggio del cervello e manipolazione psicologica. Questa accusa di “lavaggio del cervello” non ha mai trovato fondamento scientifico, ma fu usata dai movimenti anti-sette per alimentare la paura e il pregiudizio verso questi gruppi. La difficoltà a ottenere leggi che vietassero questi movimenti a livello legale portò gli anti-settari a fare affidamento su media e giornali, creando un clima di disinformazione e paura. Oggi, piattaforme come Netflix alimentano ulteriormente questo fenomeno con documentari e serie sensazionalistiche che ritraggono le “sette” come organizzazioni malvagie, spesso ignorando la libertà religiosa.

2. Cina: La Politica del Controllo Totale

In Cina, il movimento anti-sette ha raggiunto dimensioni istituzionali senza pari, con la creazione della “China Anti-Cult Association” che opera sotto il controllo diretto del Partito Comunista Cinese (PCC). Mentre la retorica anti-setta cinese si basa sul concetto di protezione contro “sette” pericolose, in realtà serve a reprimere ogni movimento che si opponga o sfidi l’autorità del partito. Organizzazioni religiose, come quelle cristiane non ufficiali, i buddisti tibetani e i praticanti del Falun Gong, sono state etichettate come “xie jiao” (sette eretiche) e sono oggetto di persecuzione e detenzione. La polizia cinese, specializzata nel monitorare e reprimere questi gruppi, è la forza principale per eliminare queste “sette”, con oltre 6.000 agenti assegnati a tale compito.

3. Russia: L’Anti-settarismo Religioso Sotto il Cremlino

In Russia, l’antisettarismo è fortemente intrecciato con l’ortodossia russa. Mentre la Cina adotta un approccio ateo, in Russia viene utilizzato il clero ortodosso come principale sostenitore nella lotta contro le “sette”. Movimenti religiosi come i Testimoni di Geova sono stati perseguitati, con le loro proprietà confiscate e i membri arrestati, accusati di estremismo. Questo fenomeno nasconde spesso interessi economici e politici, dove i beni delle “sette” vengono trasferiti a oligarchi o altre organizzazioni interessate. L’anticultismo in Russia, quindi, non solo mira a controllare la religiosità, ma rafforza anche il potere della Chiesa ortodossa russa e di alcuni personaggi politici.

4. Francia: La Legge contro il “Soggiogamento Psicologico”

In Francia, l’anti-settarismo ha trovato terreno fertile con la legge del 2001 che ha reso illegale la “manipolazione mentale” da parte delle sette. Recentemente, questa legge è stata ulteriormente inasprita, con l’introduzione di pene detentive per chiunque venga accusato di praticare “soggiogamento psicologico” nelle sette. L’agenzia governativa MIVILUDES ha un ruolo fondamentale nel monitorare e contrastare la diffusione delle sette, mentre riceve finanziamenti dallo Stato per collaborare con gruppi privati che si occupano della stessa causa. Tuttavia, l’approccio della Francia sembra più focalizzato sul proteggere la “repubblica” dai gruppi considerati “separatisti”, in particolare quelli religiosi, che non sulle vere problematiche di abuso psicologico. La legge mira a preservare un’ideologia di stato che rifiuta ogni forma di disaccordo con i valori dominanti.

5. Giappone: Le Paure della Società e la Stigmatizzazione

In Giappone, l’antisettarismo è stato alimentato da eventi traumatici come l’attacco terroristico del 1995 da parte del movimento religioso Aum Shinrikyo, che ha sconvolto la nazione. Anche il recente assassinio dell’ex Primo Ministro Shinzo Abe ha scatenato una nuova ondata di critiche contro gruppi religiosi come la Chiesa dell’Unificazione. Sebbene la Costituzione giapponese garantisca la libertà religiosa, la società giapponese è molto restia a tollerare gruppi che minacciano l’armonia sociale, e ogni incidente religioso viene prontamente stigmatizzato. La paura di una perdita di controllo sociale porta alla condanna di molte organizzazioni religiose, che vengono etichettate come pericolose.

L’Attivismo Anti-settario in Europa: La Repubblica Ceca e la Slovacchia

Negli ultimi mesi, in Europa, si è assistito a un’inquietante crescita del movimento anti-sette, con attività sempre più presenti in paesi come la Repubblica Ceca e la Slovacchia. In questi paesi, i rappresentanti ed alleati di gruppi anti-settari si stanno organizzando con maggiore forza, alimentando la disinformazione e creando un clima di paura attorno a movimenti religiosi minoritari. Le autorità locali sono spesso riluttanti a prendere una posizione chiara, consentendo agli attivisti anti-sette di diffondere il loro messaggio di intolleranza e paura.

“The Impact”: Il Documentario che Svela la Verità

Di recente, è uscito il documentario The Impact, che analizza in modo dettagliato le tecniche e le strategie adottate dai movimenti anti-settari. Il film svela come questi gruppi agiscano per manipolare l’opinione pubblica, creando paure infondate e stigmatizzando ingiustamente movimenti religiosi che non rappresentano alcun pericolo. Il documentario è un’importante risorsa per comprendere l’impatto devastante dell’antisettarismo sulle persone, e l’urgenza di fermare questa macchina della disinformazione.

Conclusione: Fermiamo l’Antisettarismo

L’anti-settarismo non solo mina la libertà religiosa, ma porta anche a gravi violazioni dei diritti umani, tra cui la discriminazione, la persecuzione e la privazione della libertà personale. È fondamentale fermare questa crescente ondata di intolleranza, soprattutto in Europa, dove il movimento anti-settario sta guadagnando terreno. Il documentario The Impact ci invita a riflettere su come possiamo difendere la libertà di credo, proteggendo le persone dai danni psicologici reali, non dalle paure infondate create da gruppi con interessi politici e sociali.

Fonte:

The Opposition to “Cults” in Various Countries and Its International Coordination https://cesnur.net/wp-content/uploads/2024/11/tjoc_8_6_3_soryte.pd

 

Stanno distruggendo la democrazia davanti agli occhi di tutti

https://youtu.be/F4bvncEF1d8 

 

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