Inflazione, arrivano notizie agrodolci per il Canada

Il report pubblicato oggi riguardo all’andamento dell’inflazione in Canada crea ulteriori preoccupazioni riguardo agli scenari futuri del paese nordamericano, e penalizza la valuta locale che scivola sui livelli più bassi di oltre quattro anni rispetto al dollaro statunitense.

Il report sull’inflazione

Nella giornata di martedì, l’ufficio nazionale di statistica ha evidenziato che nel mese di novembre il tasso annuo di inflazione è sceso all’1,9%, rispetto al 2% del mese precedente. Si tratta di un valore inferiore alle aspettative del mercato, che si aspettava una conferma del livello precedente. Il dato mensile invece evidenzia un tasso di inflazione sostanzialmente invariato.
Tuttavia quello che alimenta le preoccupazioni degli investitori è che la media troncata del tasso core è rimasta ferma al 2,7%, mentre ci si aspettava una discesa un 2,5%. Questa persistenza dell’inflazione rischia di incidere sulle prossime mosse della Bank of Canada.

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Le preoccupazioni sulla crescita economica

Oltre l’andamento dell’inflazione, un’ulteriore preoccupazione è l’andamento della crescita economica del paese. Il governo ha rivisto al ribasso le aspettative per il 2025, portandole dal 1,9% precedente a 1,7%. Per il 2026 Le previsioni sono state abbassate dal 2,2% al 2,1%.
Alle notizie negative va aggiunta anche quella delle dimissioni del ministro delle finanze Chrystia Freeland, molto apprezzata per il ruolo che ha svolto nel preservare la stabilità fiscale del paese.

Lo scenario penalizza il dollaro

Complessivamente il quadro canadese non è quindi molto incoraggiante. La persistenza dell’inflazione rischia di limitare la capacità della Bank of Canada di tagliare i tassi di interesse e stimolare la crescita. In occasione dell’ultimo meeting di politica monetaria, l’istituto centrale a tagliato il costo del denaro di 50 punti base portandolo al 3,25%.

Tutto questo ha creato un maggiore differenziale di tasso rispetto agli Stati Uniti, riducendo così l’interesse verso il dollaro canadese. Il cambio USD/CAD è salito così a 1,43, con il supertrend indicatore che evidenzia ancora una grande debolezza. Per l’USDCAD si tratta del livello più alto da marzo del 2020. Gli investitori sono adesso concentrati sulle mosse di politica monetaria della Federal Reserve, che verranno annunciate mercoledì.